Nel Pd, in gran fermento, oramai prossima la resa dei conti finale. Da un lato coloro i quali vorrebbero la ricandidatura del Governatore uscente, Mario Oliverio, dall’altro chi chiede ad Oliverio di fare il classico passo indietro per favorire un necessario processo di rinnovamento e nel bel mezzo l’ultima mossa sullo scacchiere del Governatore che ha indetto le primarie istituzionali per il 20 ottobre per la quali Franco Corbelli, con il suo movimento Diritti Civili, ha già annunciato di volervi partecipare. Intanto per lunedì prossimo il Commissario del Pd, il consigliere regionale campano, Stefano Graziano, ha convocato nella sede regionale del partito a Lamezia il tavolo del centrosinistra. Commissario che ha fortemente criticato la decisione del Governatore Oliverio di indire le primarie istituzionali, senza, fra l’altro, indicare la data delle elezioni regionali. Tante le dichiarazioni delle ultime ore anche in merito al fatto che nelle scelte per le nomine dei sottosegretari del Governo Conte bis non vi è per il Pd alcuna presenza calabrese. A dispiacersi di tale assenza l’ex segretario regionale del partito, il senatore Ernesto Magorno convinto che vi siano ancora degli spazi per costruire una nuova alleanza regionale fra il Pd ed il Movimento 5 Stelle auspicando la non ricandidatura del Governatore Oliverio. Ma il Governatore Mario Oliverio ha ancora altre carte da giocare e non ultima quella di partecipare alle primarie istituzionali. in un clima di divisioni e di guerre interne il Pd si prepara alla battaglia. E prende sempre più quota la possibilità che il Governatore Oliverio possa entro il 20 novembre (termine ultimo) emanare il decreto di indizione delle elezioni regionali addirittura per il prossimo 24 novembre, bruciando, così, tutti sul tempo e sperando in tal modo che non possa concretizzarsi quella auspicata alleanza fra 5 Stelle e Pd, tanto voluta dal Pd ma ancora fermamente negata dagli esponenti più autorevoli del Movimento grillino.
La Redazione