Il caos regna sovrano dalle parti del centrosinistra con un Pd sempre più intenzionato ad aprire un dialogo con il Movimento 5 Stelle con la ricerca di un candidato “Civico” per come ispirato, sul piano nazionale, dalle ultime indicazioni del capo politico dei pentastellati, il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da un lato e con tutte le sigle minori dall’altro sempre più convinte dell’opportunità di condividere la ricandidatura del Governatore uscente, Mario Oliverio. Nella riunione del Pd presso la sede regionale a Lamezia e con la presenza del Commissario, On. Stefano Graziano, si è sancito in modo categorico che “chiunque dovesse partecipare alle Primarie Istituzionali è fuori dal partito”. Un chiaro e limpido messaggio per il Governatore Mario Oliverio che, se dovesse partecipare alle primarie indette da lui stesso per il 20 ottobre, può considerare chiusa la sua esperienza politica con il Partito Democratico. E mentre nel Pd si sanciva tale editto non molto distante, a Feroleto Antico, si riuniva, su iniziativa del segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato, tutta la pletora di sigle e movimenti, ben 12, riconducibili al centrosinistra, Calabria in rete, Italia del Meridione, Psi, Diritti Civili, +Europa, Italia in Comune, Partito Democratico Europeo, La Sinistra, Oliverio Presidente, Piccoli comuni in rete, Orgoglio Calabria e Giovani Protagonisti. Incontro nel quale si è evidenziata la necessità di non buttare alle ortiche l’esperienza fatta nella legislatura che volge al termine con la consapevolezza di poter mettere in discussione la ricandidatura del Governatore Oliverio solo attraverso l’utilizzo di uno strumento democratico per eccellenza come possono essere le primarie. Dall’altra parte il Pd con il commissario Graziano non solo ha vietato la partecipazione alle primarie ma ha anche chiarito la propria posizione politica che è quella di “andare oltre Oliverio – per come ha affermato il Commissario Graziano in un apposito documento – e cercare un candidato civico per cambiare la Calabria. Non ci sono elementi di continuità, c’è un dato di discontinuità netta e su questo oggi iniziamo a fare un lavoro con il centrosinistra. Da quattro mesi stiamo lavorando per andare nella direzione dell’allargamento alle forze civiche e al civismo per dare segnali di cambiamento. È chiaro che il fatto che c’è uno scenario diverso a livello nazionale cambia anche gli scenari in Calabria”. “Le prossime elezioni regionali in Calabria rappresentano un momento di snodo fondamentale per i partiti che si riconoscono nella coalizione di centrosinistra, che anche alla luce del mutato quadro politico nazionale, deve esser considerata come un punto di partenza e non un approdo. Ci attendono mesi di duro lavoro, durante i quali ci sarà bisogno di declinare sui territori parole d’ordine quali unità e cambiamento che tante volte abbiamo pronunciato in queste settimane. Riteniamo, infatti – ha affermato il Commissario Graziano – che per rispondere all’avanzata di una destra sovranista e xenofoba ci sia la necessità di scelte responsabili e unitarie, fatte anteponendo l’interesse generale della Calabria alle ambizioni dei singoli». Quindi oramai la distanza fra la linea politica adottata dal Pd e la posizione del Governatore Mario Oliverio appare siderale e ogni giorno sembra aumentare. Intanto la data delle Primarie istituzionali si avvicina, come si avvicina la data, ancora comunque incerta, delle elezioni regionali. Uno scenario sempre più complicato e sempre più caotico caratterizza l’attuale momento politico con il rischio concreto di una balcanizzazione della politica e di una competizione regionale con tantissime liste e con più candidati alla Presidenza frutto di possibili divisioni che i calabresi non riuscirebbero a comprendere.
La Redazione